giovedì 19 agosto 2010

il mondo che vive, dall'altra parte del vetro

è passata una vita dall'ultimo mio post qui, una frazione infinitesimale di tempo sottratto al declino costante, un dilemma la motivazione per cui continuare a scrivere, magari senza mai mettere un punto alla frase, sospendendola tra giri di parole e punteggiatura amica dietro cui nascondersi, e parlare di tutto e di niente, più frequentemente di quest'ultimo, protagonista principale dei miei recenti intensissimi giorni, sottilmente pervasi dall'eco e dal rimbombo del vuoto che ho ormai smesso di combattere, non essendo il grado di sconfiggere, confinato, anche lontano migliaia di chilometri di distanza dal mio rifugio casalingo (molto spesso più croce che delizia), nella mia mente, rincorrendo i miei pensieri come se davvero ci fosse qualcuno che ascolta, anche nella mia testa stessa, tra un pensiero e l'altro mi ritrovo a guardare il mondo che vive, dall'altra parte del vetro

1 commento:

Vaniglia ha detto...

Chissà com'è che si finisce in certi posti nell'etere senza una precisa volontà... Solo cliccando a caso. Lo zapping mediatico, lo chiamo io. Spesso è solo un perder tempo, talvolta si inciampa in parole come le tue nelle quali ci si riconosce. E allora ci si ferma, si dice grazie e si riparte...

(Grazie)